Ci siamo: un altro 25 novembre, giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, è arrivato e i numeri sono da dramma: un femminicidio ogni 72 ore, l’aumento esponenziale dei casi denunciati, l’impressione che sia emersa solo la punta dell’iceberg.
La violenza sulle donne ha mille sfaccettature: fisica, psicologica, tra le mura domestiche, sul posto di lavoro; in una parola sopraffazione. La violenza è violenza, senza se e senza ma: da rappresentante di oltre 4000 donne titolari d’impresa, mi chiedo se ogni volta deve scapparci “la morta” perché il sistema si preoccupi in maniera concreta.
Dobbiamo dircelo: ancora oggi, una donna oggetto di violenza tra le mura familiari, fatica a trovare ascolto e protezione. La tendenza del sistema è quella di minimizzare: si pone ancora troppa attenzione all’entità delle lesioni, alla possibili ambiguità nelle dinamiche nelle quali la violenza è scaturita. Questo è l’errore che sta alla base di tutto. Esistono i centri antiviolenza, per fortuna, ma da soli, spesso con la sola forza di volontarie e volontari, non possono incidere per invertire la tendenza.
Il governo, il Parlamento garantiscano norme chiare, meno burocrazia e fondi di sostegno per la costruzione di un nuovo percorso di vita delle donne violate.
Ma è giusto rivolgere un messaggio anche alle donne: non rinunciate all’istruzione, a crearvi una vostra professionalità, fate di tutto per essere economicamente indipendenti. Sono questi gli strumenti indispensabili per garantirsi la libertà, l’autonomia di azione e di pensiero. Son questi gli strumenti di difesa dalla violenza psicologica che può spingere le donne ad accettare situazioni di vita (familiare ma anche lavorativa) insostenibili. Si può fare, certo con fatica, ma si può fare. Non siete sole!
CNA Impresa Donna, come altre realtà sensibili a questo tema, è a disposizione per sostenere la creazione di progetti di attività autonoma e d’impresa, ma soluzioni si possono trovare anche nella formazione, attraverso il nostro ente di formazione. Ecipar ha recentemente promosso un corso per panificatori che ha visto la partecipazione del 90% di donne, di nazionalità diversa. Questo mestiere tradizionalmente maschile, oggi viene visto come opportunità di indipendenza e affermazione professionale anche dalle donne; a gennaio prossimo partirà un percorso d’incontri gratuiti dal titolo “Generazione Digitale”, per imparare ad utilizzare Facebook, Linkedin, Instagram a fini professionali, con un focus sullo storytelling e la creazione di contenuti per il web. Durante il percorso ci sarà, inoltre, modo di approfondire Excel per la gestione dei contenuti aziendali in forma avanzata e Power Point per le presentazioni aziendali.
Paola Ligabue
Presidente CNA Impresa Donna