Dal 15 marzo 2019 entreranno in vigore le nuove disposizioni operative che vanno a completare il processo di riforma del Fondo di Garanzia per le PMI.
Si chiude così, finalmente, un percorso lungo ed articolato, iniziato nel marzo 2017, con il decreto ministeriale del Ministero dello Sviluppo economico che ha previsto l’introduzione di un nuovo sistema di rating, per rendere più efficiente ed efficace l’intervento pubblico, e di modifiche volte a garantire neutralità tra garanzia diretta e controgaranzia, per contribuire a valorizzare il ruolo dei Confidi.
L’obiettivo annunciato è quello di ampliare la platea dei soggetti che possono accedere al Fondo, per far sì che il Fondo stesso possa continuare a fungere da strumento indirizzato al sostegno delle piccole imprese e, di conseguenza, della nostra economia.
Le nuove disposizioni, infatti, dovrebbero consentire di generare maggiore effetto leva e conseguentemente ridurre l’assorbimento di risorse pubbliche, attraverso il superamento degli attuali criteri di accesso che generano un assorbimento eccessivo di risorse, senza che questo si traduca in effettivo vantaggio per le imprese.
L’altro elemento fortemente innovativo è caratterizzato dalla neutralizzazione dell’attuale squilibrio tra le operazioni di garanzia diretta e controgaranzia, volto a valorizzare il ruolo dei Confidi, che rimangono strumenti fondamentali per favorire l’accesso al credito di micro e piccole imprese.