Da giovedì 3 giugno scatta il divieto di 30 giorni delle vendite promozionali prima dei saldi di fine stagione (che partiranno il 3 luglio 2021) per i prodotti di abbigliamento e accessori, calzature, biancheria intima, pelletteria e tessuti per abbigliamento ed arredamento, con sanzioni fino a mille euro per chi trasgredisce.
“E’ una vergogna. La deroga alle vendite promozionali fatta dalla Regione con i precedenti saldi invernali 2021 ed estivi 2020, poteva essere l’occasione per iniziare una concreta riflessione su tutta la normativa dei saldi”. E’ il commento di Dino Spallanzani, presidente CNA Commercio.
“L’emergenza Covid – continua Spallanzani - ci impone con maggiore urgenza nuovi modi di affrontare le regole sulla concorrenza: l’aumento dell’uso di strumenti digitali per promuovere il commercio e l’incremento delle vendite on-line mettono sempre di più in grande difficoltà tanti piccoli negozi di vicinato. Sono anni che portiamo all’attenzione delle istituzioni la richiesta di molti operatori commerciali di superare il doppio appuntamento annuale con i saldi e lasciare libera l’organizzazione delle vendite promozionali nei periodi e con le modalità che il commerciante ritiene più opportuni”.
“I saldi ormai sono poco credibili – conclude il presidente CNA Commercio - perché i consumatori sono molto più attenti e a caccia di affari tutto l’anno. Chiediamo alla Regione Emilia Romagna, estendendo l’appello alle amministrazioni comunali, di mettere in agenda un tavolo di confronto su questa materia. Auspichiamo che i saldi estivi 2021 segnino l’ultimo capitolo di un format ormai anacronistico”.