Wednesday, July 28, 2021
Green Pass dal 6 agosto: pronta l'app per i controlli

Dal 6 agosto entra in vigore l’obbligo di esibire la certificazione verde per tutti coloro che vorranno accedere a specifiche attività e servizi, mentre è già stata rilasciata l’App di controllo.

La necessità del Green Pass è già confermata per l’accesso a palestre, cinema, bar e ristoranti al chiuso, spettacoli aperti al pubblico, eventi e competizioni sportive, musei, e mostre, piscine, centri benessere e centri termali (anche all’interno di strutture ricettive, limitatamente alle attività al chiuso), sagre e fiere, convegni e congressi, parchi tematici e di divertimento, centri culturali, centri sociali e ricreativi (limitatamente alle attività al chiuso e con esclusione dei centri educativi per l’infanzia, compresi i centri estivi), attività di sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò, per la partecipazione a concorsi pubblici.

E già si discute sulla possibilità di estenderlo anche ad altri settori, compreso quello dei trasporti almeno a lunga percorrenza.

Il Green Pass attesta di aver ricevuto la somministrazione di almeno una dose di vaccino, di aver effettuato un tampone molecolare o rapido con esito negativo nelle 48 ore precedenti oppure di essere  guariti da COVID-19 nei sei mesi precedenti.

Il processo di controllo delle certificazioni verdi COVID-19 prevede l’utilizzo della App di verifica nazionale VerificaC19, installata su un dispositivo mobile. L’applicazione consente di verificare l’autenticità e la validità delle certificazioni senza la necessità di avere una connessione internet (offline) e senza memorizzare informazioni personali sul dispositivo del verificatore.

Chi sono gli operatori che possono verificare la certificazione?

Oltre ai pubblici ufficiali nell’esercizio delle relative funzioni, le verifiche sul regolare possesso del Green Pass per l’accesso alle attività ed ai servizi indicati in precedenza possono essere effettuate:

  • dal personale addetto ai servizi di controllo delle attività di intrattenimento e di spettacolo in luoghi aperti al pubblico o in pubblici esercizi;
  • dai titolari, proprietari o legittimi detentori delle strutture ricettive, dei pubblici esercizi e dei locali per l’accesso ai quali è prescritto il possesso di certificazione verde COVID-19, nonché i loro delegati;
  • dai gestori delle strutture che erogano prestazioni sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali per l’accesso alle quali in qualità di visitatori sia prescritto il possesso di certificazione verde COVID-19, nonché i loro delegati.

Come avviene la verifica?

Attraverso l’App VerificaC19 il verificatore legge il QR Code (in formato digitale oppure cartaceo) contenente le informazioni sulla certificazione.
L’App mostra graficamente al verificatore l’effettiva validità della Certificazione nonché il nome, il cognome e la data di nascita dell’intestatario della stessa:

  • in caso di certificazione autentica ed in corso di validità sarà visualizzata una spunta verde con i dati anagrafici della persona intestataria della certificazione;
  • in caso di certificazione non valida perché scaduta o non autentica sarà visualizzata una X rossa e, nel caso sia autentica ma scaduta, anche i dati anagrafici della persona intestataria della certificazione.
L’interessato, su richiesta del verificatore, dovrà esibire un documento di identità in corso di validità ai fini della verifica di corrispondenza dei dati anagrafici presenti nel documento con quelli visualizzati dall’App.

Dunque, i soggetti autorizzati alla verifica del possesso del Green Pass possono richiedere anche l’esibizione di un valido documento d’identità per completare la verifica.

Nel rispetto della privacy degli interessati, attraverso l’utilizzo dell’App di controllo VerificaC19 nessun dato viene raccolto e/o archiviato sul dispositivo mobile utilizzato per la verifica.

L’esercente o titolare di attività/servizio sottoposto ad obbligo di verifica del green pass non può conservare in autonomia nessuna informazione cartacea o digitale riguardante il possesso da parte di un utente di un certificato valido (quali copia dei certificati o documenti equivalenti, informazioni anagrafiche degli utenti con Green Pass, ecc.)
La conservazione di queste informazioni costituirebbe infatti un’attività di trattamento illecito, in quanto la normativa ad oggi conferisce base giuridica esclusivamente all’attività di controllo e scansione al momento dell’accesso.

Le sanzioni

Le multe per i trasgressori sono salate.

Le sanzioni per il mancato rispetto degli obblighi relativi al Green Pass vanno da 400 a 1000 euro sia a carico dell’esercente sia a carico del cliente. E in caso di violazione reiterata per tre volte in tre giorni diversi, l’esercizio o l’attività potrebbero essere chiuse da 1 a 10 giorni.