Secondo la Camera di Commercio di Reggio Emilia sono ben 12mila le imprese reggiane che entro il 1 ottobre 2020 devono dotarsi di un indirizzo di Posta Elettronica Certificata (PEC) e comunicarlo al Registro delle Imprese.
L’obbligo della PEC per tutte le imprese, costituite in forma societaria e individuale – attive e non soggette a procedure concorsuali, è in vigore dal 2008 per le società e dal 2012 per le ditte individuali, ed è stato ribadito dal Decreto Semplificazioni (art. 37) con un inasprimento delle sanzioni e il nuovo termine fissato per il primo ottobre 2020.
CNA Reggio Emilia ha attivato oltre 4.000 PEC per i propri clienti e da agosto è al lavoro per monitorare le aziende clienti che hanno indirizzo PEC “a rischio” (poco meno di 900).
“Le imprese a rischio sono quelle che: hanno cambiato ragione sociale e si sono dimenticati di cambiare l’indirizzo PEC; hanno una PEC inattiva al Registro Imprese (o non l’hanno attivata o è scaduta); hanno una PEC che è stata cancellata d’ufficio (in conseguenza di quanto sopra)”. Spiega Massimo Medici, Amministratore Delegato CNA Servizi Scrl.
“Non è un adempimento da sottovalutare – continua Medici - in quanto la mancata comunicazione, che prima del decreto semplificazioni era sanzionata con una generica sospensione delle pratiche del Registro Imprese, comporterà l’assegnazione d’ufficio di un nuovo e diverso domicilio digitale e l’emissione di una sanzione amministrativa che per le società va da 206 a 2.064 euro e per le imprese individuali va da 30 a 1.548 euro”.
Tutte le aziende che hanno necessità di mettersi in regola, possono rivolgersi alle filiali CNA sul territorio, che sono interlocutori autorizzati alla registrazione delle PEC.