Oggi il mondo delle revisioni vive un momento di grossa difficoltà a causa di un quadro normativo poco chiaro e carente dal punto di vista dei controlli. A distanza di due anni dal recepimento della direttiva comunitaria, mancano ancora i decreti ministeriali che dovranno disciplinare le novità introdotte dalla stessa. Nel frattempo, ogni attività di formazione per la qualifica degli ispettori è bloccata in attesa che la Motorizzazione emani i provvedimenti attuativi, tra cui la proposta di accordo, per la qualifica professionale, che la Conferenza Stato – Regioni dovrà approvare e che le Regioni dovranno recepire. L’affidamento ai privati della revisione dei mezzi pesanti rappresenta sicuramente un’opportunità per tutti gli operatori del settore, accanto ad evidenti responsabilità che questa attività comporta.
A tal proposito, è stata presentata un'interrogazione parlamentare, sollecitata da CNA, a firma dell'On. Maccanti - Commissione Trasporti della Camera dei Deputati - sul ritardo del Mit a procedere all'adozione dei provvedimenti attuativi per quanto previsto dal comma 1049, della legge di bilancio 2019 (L. 145/2018), che estende la possibilità di effettuare la revisione alle officine private autorizzate anche per i mezzi con massa a pieno carico superiore alle 3,5 tonnellate. La risposta del Sottosegretario Dall'Orco ha riconosciuto che il termine previsto per i decreti attuativi non è stato sufficiente, tenuto conto del carattere innovativo della disposizione e della complessità del riordino della materia.
Il Sottosegretario Dall'Orco ha sottolineato, inoltre, che la definizione dell'accordo Stato-Regioni in materia di formazione degli Ispettori di Revisione, nel quale è previsto uno specifico modulo formativo per la revisione dei veicoli pesanti, rappresenta l'elemento chiave per l'avvio dei corsi di formazione sia per gli Ispettori di revisione abilitati ai veicoli leggeri che per quelli abilitati ai veicoli pesanti.
CNA esprime l'auspicio che vi sia una fattiva rapida chiusura di questo iter legislativo che consenta di sbloccare una situazione che sta diventando sempre meno sostenibile, con le Motorizzazioni non più in grado, da troppo tempo, di gestire le liste di attesa in materia di revisioni.