Lettera aperta di Unatras al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini.
"Egregio Signor Ministro,
con la presente intendiamo rappresentare la più totale delusione della categoria che, a distanza di due mesi dall'ultimo incontro tenutosi al MIT, ancora non vede concretizzarsi gli attesi provvedimenti legislativi, peraltro condivisi con le organizzazioni di rappresentanza, a sostegno e tutela del comparto dell'autotrasporto merci alle prese con la gravissima situazione derivante dal caro gasolio e dall'aumento dei costi di gestione.
Le scriventi federazioni nazionali, aderenti al coordinamento UNATRAS, non possono non rappresentare il malcontento diffuso che si registra sui territori per la mancata erogazione delle importanti risorse, rese disponibili dall'Esecutivo, ma non ancora fruibili per mancanza dei correttivi necessari per la loro pratica spendibilità.
Le imprese di autotrasporto si sentono abbandonate al loro destino, a dover far fronte ad una situazione insostenibile dopo aver ricevuto promesse e rassicurazioni sull'imminente spendibilità delle risorse a loro destinate.
Parliamo di 310 milioni di euro totali, di cui 200 milioni stanziati nella legge di bilancio 2023, per contrastare gli effetti devastanti degli alti costi dei carburanti.
Non è più tollerabile l'immobilismo con cui si sta gestendo l'intera vicenda, che vede come vittime sacrificali migliaia di realtà imprenditoriali che, seppur eroicamente resistono, non sono più in condizioni di andare avanti.
Riteniamo ormai imprescindibile che il Governo e Lei in prima persona, in quanto nostro primario interlocutore con responsabilità sul comparto, comprendiate la gravità della situazione che rischia di diventare esplosiva senza reali certezze sugli strumenti indispensabili alla competitività del settore.
Il rischio che la situazione possa degenerare e produrre forme di protesta incontrollate, come quelle registrate lo scorso anno, dovute all'esasperazione di chi non ce la fa più, è ormai palpabile. A tal fine ci corre l'obbligo informarla che UNATRAS ha già deciso la convocazione dei propri organi esecutivi per valutare le eventuali iniziative di autotutela più opportune.
Per tutte queste ragioni Sig. Ministro, con grande senso di responsabilità, le ribadiamo la necessità di una convocazione urgente delle scriventi federazioni, al fine di discutere ed attuare tutto quanto necessario a beneficio delle imprese che rappresentiamo.
L'occasione è gradita per porgere i migliori saluti."
"Egregio Signor Ministro,
con la presente intendiamo rappresentare la più totale delusione della categoria che, a distanza di due mesi dall'ultimo incontro tenutosi al MIT, ancora non vede concretizzarsi gli attesi provvedimenti legislativi, peraltro condivisi con le organizzazioni di rappresentanza, a sostegno e tutela del comparto dell'autotrasporto merci alle prese con la gravissima situazione derivante dal caro gasolio e dall'aumento dei costi di gestione.
Le scriventi federazioni nazionali, aderenti al coordinamento UNATRAS, non possono non rappresentare il malcontento diffuso che si registra sui territori per la mancata erogazione delle importanti risorse, rese disponibili dall'Esecutivo, ma non ancora fruibili per mancanza dei correttivi necessari per la loro pratica spendibilità.
Le imprese di autotrasporto si sentono abbandonate al loro destino, a dover far fronte ad una situazione insostenibile dopo aver ricevuto promesse e rassicurazioni sull'imminente spendibilità delle risorse a loro destinate.
Parliamo di 310 milioni di euro totali, di cui 200 milioni stanziati nella legge di bilancio 2023, per contrastare gli effetti devastanti degli alti costi dei carburanti.
Non è più tollerabile l'immobilismo con cui si sta gestendo l'intera vicenda, che vede come vittime sacrificali migliaia di realtà imprenditoriali che, seppur eroicamente resistono, non sono più in condizioni di andare avanti.
Riteniamo ormai imprescindibile che il Governo e Lei in prima persona, in quanto nostro primario interlocutore con responsabilità sul comparto, comprendiate la gravità della situazione che rischia di diventare esplosiva senza reali certezze sugli strumenti indispensabili alla competitività del settore.
Il rischio che la situazione possa degenerare e produrre forme di protesta incontrollate, come quelle registrate lo scorso anno, dovute all'esasperazione di chi non ce la fa più, è ormai palpabile. A tal fine ci corre l'obbligo informarla che UNATRAS ha già deciso la convocazione dei propri organi esecutivi per valutare le eventuali iniziative di autotutela più opportune.
Per tutte queste ragioni Sig. Ministro, con grande senso di responsabilità, le ribadiamo la necessità di una convocazione urgente delle scriventi federazioni, al fine di discutere ed attuare tutto quanto necessario a beneficio delle imprese che rappresentiamo.
L'occasione è gradita per porgere i migliori saluti."